lunedì 13 ottobre 2014


MERCURIO è rappresentato con la borsa ed il caduceo in mano, allusioni ai traffici ed alle scienze, su cui tale pianeta possiede dominio. Sotto sono effigiati i due domicili del pianeta: i segni dei Gemelli e della Vergine. In basso si vedono dei contadini intenti a falciare l'erba, mentre altri due personaggi recano ad essi dei cibi.
Varie scene di mestieri alludono qui alla sfera di influenza di MERCURIO: amanuensi, orologiai, armorari, pittori, scultori, organisti. Tavola imbandita, cucina e cuochi intenti al lavoro vengono rappresentati.
[FONTE, Tetrabiblos di Tolomeo, a cura di Massimo Candellero - edizioni Arktos 2006]



domenica 5 ottobre 2014

SOSTEGNO PEDAGOGICO E GUIDA ALL'INDIRIZZO PROFESSIONALE DEI RAGAZZI
è il settore di migliore applicazione dell'astrologia.
[...] Molte delle tante angosce da lavoro potrebbero essere evitate se ogni ragazzo venisse guidato al momento giusto, a scegliere non ciò che in quel momento sembra piacergli, bensì quanto più si avvicina ai suoi desideri di fondo ed al suo talento che a questo punto potrebbero essere silenti.
(FONTE: Nuova Guida all'Astrologia - Ciro Discepolo, edizioni Armenia)








La LUNA è rappresentata come una fanciulla nuda, con corno e fiaccola nelle mani. Essa poggia i piedi su due piccole ruote, riferimento forse alla fortuna che è posta in relazione col suo mutevole influsso. Sotto è raffigurato il segno del Granchio, suo domicilio. Più in basso il mare in burrasca attraversato da quattro velieri a vele spiegate rammenta la relazione che lega questo luminare all'elemento acqua.
I pescatori che si intravedono sullo sfondo di questa tavola, il cacciatore in agguato, il mulino, il contadino che trasporta le merci a dorso d'asino, sono nuovi riferimenti al campo d'azione della LUNA, così come il giocoliere attorniato di curiosi che si vede in primo piano ed il viandante posto al margine di destra. 
[FONTE, Tetrabiblos di Tolomeo, a cura di Massimo Candellero, edizioni Arktos 2006)

MARTE dipinto di colore rosso, come guerriero armato. Ai suoi lati sono effigiati i segni dello Scorpione e dell'Ariete, suoi due domicili. Sotto è dipinta una scena di guerra, con l'assedio di una città turrita: è noto infatti l'influsso malefico riconosciuto a Marte (che è considerato in genere di tipo più rapido ed improvviso di quello di Saturno)  e lo speciale rapporto che legherebbe questo pianeta alle armi.
Qui vediamo ancora sviluppato il tema degli effetti violenti e distruttivi di MARTE: sullo sfondo si nota infatti un incendio di casolari, il saccheggio di bestiame da parte di soldataglie, mentre in basso è dipinta una scena di mischia furibonda tra cavalieri.
[FONTE: Tetrabiblos di Tolomeo, a cura di Massimo Candellero, edizioni Arktos 2006] 


Il SOLE è rappresentato con corona in capo, libro aperto e scettro nelle mani, in relazione con la sua natura regale. Si vede in basso il segno del Leone, suo domicilio e, ancora più sotto, varie attività ginniche: lotta, sollevamento pesi, lancio del giavellotto, scherma, acrobazie, salti con la pertica: le gare e le competizioni sarebbero infatti in generale sotto la giurisdizione di questo luminare. 



Nelle altre immagini, vengono evidenziate le caratteristiche di splendore e regalità, rappresentando un sacerdote intento ad ufficiare la messa circondato da dame e gentiluomini, e in una vasta sala un re in trono circondato dai suoi ministri, dignitari, cortigiani e armigeri. 
(FONTE: Tetrabiblos - Tolomeo, a cura di Massimo Candellero, Edizioni Arktos 2006)
 

sabato 4 ottobre 2014

Stando così le cose, e dato che dei quattro umori due sono fecondi ed attivi, il caldo ed umido, poichè per mezzo di essi tutte le cose nascono e crescono, e che due al contrario sono perniciosi e passivi il freddo e il secco, per via dei quali ogni cosa è distrutta e perisce, gli Antichi ci hanno insegnato che esistono due pianeti benefici, GIOVE e VENERE (cui è associata pure la LUNA), a cagione della loro natura temperata, visto che il caldo e l'umido predominano in essi. Hanno stimato invece MARTE e SATURNO malefici, a causa delle virtù contrarie da essi possedute, di raffreddare eccessivamente e di disseccare. Per IL SOLE e MERCURIO la loro natura comune ha invitato ad attribuire ad essi entrambi i due poteri ed a credere che la loro influenza dipenda da quella dei pianeti cui sono associati. 
(FONTE : Tetrabiblos, Tolomeo - a cura di Massimo Candellero, Edizioni Arktos 2006)